Non c’è alcun dubbio, fare le cose insieme alle persone che amiamo è molto più bello. Insieme tutto è più semplice, ma come si può costruire una buona squadra con chi abbiamo accanto?
L’amore rende tutte le sfide più potenti, ma soprattutto più semplice. E la convinzione che da quell’emozione sia possibile costruire qualcosa di nuovo è davvero fortissima. Come possiamo costruire una buona squadra?
Conosci la storia della Torre di Babele? La leggenda narra che, all’inizio dei tempi, esisteva una sola lingua e le persone si capivano. Condividevano uno scopo comune: costruire un edificio così alto da raggiungere il paradiso. L’ambizione era tale che il progetto assunse una dimensione incontrollabile per i costruttori di quel paese. E infatti, loro furono costretti a chiamare persone delle zone limitrofe perché avevano bisogno di aiuto.
La leggenda dice che, agli occhi di Dio, questa gli sembrò arroganza e allora decise di creare lingue diverse, per punirli. In questo modo le persone non riuscivano a capirsi per raggiungere il loro obiettivo comune ed era difficile per loro continuare con la costruzione. Cosa è successo alla fine? I combattimenti aumentarono, il clima divenne ostile. Alla fine ci fu una guerra e con essa anche la distruzione della torre.
Come la Torre di Babele, una squadra può lavorare insieme per raggiungere un obiettivo. E come si possono raggiungere i traguardi? Pensandoci proprio come una squadra e non come un singolo. Insieme le difficoltà diventano più leggere e si può affrontare qualsiasi cosa!
A volte non è detto che sia così semplice collaborare. Rendere le cose facili “insieme” è una vera sfida. Stare insieme ti fa sentire così bene che dissolve il tuo ego. Pensa a con chi sei quando i problemi e i conflitti si dissolvono. Per stare bene con gli altri devi conoscere il tuo valore.
Ma non solo, devi imparare a cambiare idea. Non tutto rimane piatto e uguale, perciò quando un rapporto muta è importante adattarsi. Bisogna avere dei compromessi per far sì che una squadra funzioni alla perfezione. Coppie aperte, organigrammi orizzontali, diversità nelle squadre, tutto va bene quando si tratta di ritrovare la strada per tornare a stare bene e raggiungere l’obiettivo. Il rispetto e il riconoscimento per l’altro sono i grandi pilastri di questa forma di coscienza