Giulia RanallettaQuando qualcuno ti dice che sei molto intelligente, potresti nutrire dei dubbi. A volte potresti solo aver fatto un’azione che richiedeva molta astuzia e non proprio l’intelligenza. Su questi due termini c’è un po’ di confusione ed è importante che tu sappia le differenze.
Ma chi ha introdotto per la prima volta il termine “intelligenza”? Beh, è stato Cicerone! Lui ha usato per la prima volta questa parola per definire un essere umano con una grande capacità intellettuale.
Ovvero: per lui una persona intelligente era qualcuno capace di capire, comprendere e risolvere i problemi con la conoscenza. Una persona intelligente, ha attitudini, capacità straordinarie per risolvere problemi, per fare piani intelligenti. Continuando con il termine intelligenza, questo è un concetto che descrive una persona capace di comprendere lingue diverse, memorizzare le sue informazioni, persino capire situazioni astratte.
Un essere umano dotato di capacità intellettuale, riesce ad imparare attraverso i propri errori. Essere astuto, invece, ha a che fare con la capacità della sagacia. Una persona astuta è un essere che ha le capacità di evitare di essere ingannato.
Pur di non essere ingannato, infatti, fa valere ogni stratagemma. Un essere umano astuto è disposto a tutto pur di raggiungere il suo obiettivo. Solitamente gli astuti sono persone testarde e molto vanitose.
Se una persona è intelligente, riesce a fare le cose con semplicità usando solo le sue capacità intellettuali. Una persona astuta, invece, ha sempre un asso nella manica per farla franca ed usa stratagemmi che funzionano, non la sua conoscenza. L’astuto è qualcuno che si orienta senza remore e con vantaggio nelle contingenze della vita. Non solo, è pronto a profittare del lato debole di una situazione o di un ragionamento. L’intelligente, invece, ha intelligenza pronta e vivace, capisce e apprende con facilità. Vede e giudica le cose con chiarezza! I due termini sono diversi tra loro e le caratteristiche di ognuno sono ben distinte!
Benedetta Del Sole
