Lo psicologo giapponese Yoshinori Noguchi nel suo libro La legge dello specchio, ci dice che:
Il modo in cui percepiamo ciò che ci circonda è un riflesso di ciò che sentiamo dentro di noi. È una proiezione tremenda.
Succede non solo in coppia, ma anche sul posto di lavoro, in famiglia e nelle amicizie. Questa è sostanzialmente, quella che viene definita: la legge dello specchio. L’effetto specchio è uno strumento utile ad accettare alcuni nostri aspetti e conoscerci meglio.
I fondamentali
Secondo lo psicologo, nel momento in cui ci relazioniamo con qualcuno che ha i nostri stessi difetti, lo vediamo come se fossimo di fronte a uno specchio. Ecco che sorge una sorta di rifiuto, una critica, un senso di disagio, perchè non vogliamo ammettere i nostri difetti. Invece, indagare nel profondo potrebbe essere un modo per conoscersi in maniera profonda e quindi andare a tirare fuori dall’ombra ciò che di noi non accettiamo. Una dinamica per la quale, la causa di quello che accade all’esterno è proprio come ci si vede. L’incontro con l’altro permette di maturare e di cambiare.
I principi di questa legge
Quali sono i punti fondamentali dell’effetto specchio? Innanzitutto, gli altri sono in grado di rifletterci. Quindi osservandoli capiamo cosa accettiamo e cosa no, di noi stessi. Non di rado siamo infastiditi proprio da quello che è il riflesso dei nostri stessi atteggiamenti. In questo modo finiamo poi per negarli in tutti i modi possibili.
Come funziona l’effetto specchio
Si riesce a riconoscere i tratti e gli atteggiamenti negativi delle persone che sono vicino a noi e si possono utilizzare anche come guida per migliorare se stessi. Si procede per somiglianza, si osservano quelle che sono le reazioni troppo eccessive e si riconoscono come negative. Il nostro inconscio sembra così, mettere in atto un meccanismo di difesa personale di fronte a un atto che noi stessi commettiamo e dovremmo intervenire per cambialo. Subentra poi l’opposizione che la si ha ogni volta che non accettiamo di avere certi atteggiamenti, che ci mettono a disagio. Si passa poi per l’idealizzazione, un meccanismo classico secondo il quale si contaminano con le nostre aspettative le relazioni con gli altri, idealizzando la persona.