Secondo una visione filosofico-spirituale tutti noi ci portiamo dietro fin dalla nascita un certo tipo di karma. Questo fardello ci viene concesso sulla base di quello che abbiamo fatto nelle nostre vite precedenti e dobbiamo risolverlo. Per scoprire cosa ci riserva il destino basta conoscere il nostro mese di nascita.
Chi è nato a gennaio o a ottobre è destinato a fronteggiare lo stesso tipo di karma. Questo perché secondo la numerologia gennaio corrisponde al mese numero 1. Ottobre invece, nonostante sua il decimo mese dell’anno, è l’equivalente di 1+0=1. Queste persone devono cercare la propria indipendenza in maniera tale da diventare degli autentitci leader.
Chi è venuto al mondo a febbraio, quindi nel mese karmico numero 2, deve imparare ad assumersi le proprie responsabilità all’interno della propria relazione. L’importante è essere sempre leali ed imparare ad ascoltare ciò che gli altri hanno da dire. Coloro che sono nati a marzo o a dicembre sono generalmente persone molto sagge e hanno il compito di imparare a comunicare ciò che hanno da dimostrare.
Veniamo a questo punto a parlare dei nativi del quarto mese karmico, ossia aprile. Queste persone, che di solito vogliono controllare tutto e tutti, devono abituarsi all’idea di “mollare” un po’ la presa. Chi è nato a maggio si ritroverà faccia a faccia con un destino molto particolare: dovrà lottare con tutte le sue forze contro un destino ostile e che farà sembrare tutto difficile. L’importante in tal caso sarà non perdere mai di vista gli obiettivi, essere tenaci e mantenersi sempre saldi.
Giugno è il sesto mese karmico e spinge i suoi nativi ad essere più altruisti e generosi nei confronti delle persone care. Chi festeggia il proprio compleanno a luglio invece deve imparare a non prendere le cose troppo sul serio e a “lasciarsi andare” di più. Coloro che sono nati ad agosto, il mese numero 8, avranno a che fare con le radici della propria famiglia d’origine e dovranno tagliarle via.
Settembre invece insegnerà alla persone a tagliare alcuni tipi di rapporti qualora sia necessario. Non per forza si deve soffrire per un legame che ci tiene uniti a qualcuno.